APPROCCIO STRATEGICO AL CAMBIAMENTO - PERCHE' FUNZIONA?

Il nostro cervello è suddiviso in due emisferi, separati dal corpo calloso: detto in modo semplice, quello di sinistra è deputato alla razionalità, quello di destra alla creatività e lavorano in sinergia per darci la percezione della realtà.

Oggi si dà molta importanza a tutto ciò che è logico, tant’è che siamo nell’era dell’intelligenza artificiale e delle macchine “intelligenti”, che funzionano con algoritmi e statistiche, che sono elementi quantitativi:

è l’emisfero sinistro in azione!

Il centro creativo è vivo e potente soprattutto nei bambini: creano castelli ritagliando fogli di carta, immaginano di pilotare astronavi e di viaggiare in mondi fantastici! I poeti, gli artisti, le mamme che la sera inventano storielle per la serena notte dei bimbi: tutto questo è il frutto strabiliante dell’emisfero destro, qualità in azione!

Quantità e qualità, razionalità e creatività: nonostante queste due dimensioni siano spesso viste come opposte, è nella loro interazione che si manifesta il vero potenziale umano.

Per questo, un percorso di crescita personale deve, di fatto, occuparsi di soddisfare entrambi.

Ma non è tutto.

Voglio spendere due parole sul libero arbitrio: posso, voglio, decido io.

Dal mio punto di vista (e non solo dal mio), l’essere umano non ha libero arbitrio, o meglio, non gli è possibile esercitarlo nella sua pienezza.

Abbiamo forse deciso dove nascere? In quale nazione o famiglia? Abbiamo scelto il colore degli occhi o la nostra statura?

Par di no!

C’è ancora un “piccolo” fattore che convincerà anche i più scettici a mollare l’illusione della libera scelta: l’inconscio.

Questa impalpabile entità, detta le regole del gioco, e col suo occulto bagaglio di ferite interiori mai sanate, conflitti irrisolti, convizioni e paure di ogni sorta, muove la pedina (la personalità), sulla scacchiera della vita.

Un percorso di cambiamento in positivo che abbia lo scopo di accompagnare le persone ad ottenere risultati concreti e duraturi, deve necessariamente avere gli strumenti adatti per comunicare con tutti questi importanti fattori.

Per questo, nelle mie sessioni individuali e nei percorsi di gruppo, integro la teoria, che soddisfa la necessità di comprensione razionale, con la potenza trasformativa del “rituale”. I grandi maestri della psicologia, veri artisti del cambiamento come Jung e Assagioli, hanno riconosciuto l’importanza di questi atti simbolici per facilitare la trasformazione interiore.

Perché funziona?

Il rituale agisce come un ponte tra il mondo conscio e quello inconscio, permettendo di radicare profondamente i cambiamenti nel proprio essere.

Psicologia del Benessere, coaching, counseling

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