RICETTA PER GENITORI E FIGLI FELICI

Non è facile essere genitori, non lo è mai stato.

E oggi questo ruolo sacro sembra essere più complicato e delicato che in passato.

I genitori si sentono responsabili della crescita psico-fisica dei loro bambini, che nell’arco di 10 anni vengono “proiettati” nel mondo della preadolescenza e poi dell’adolescenza, con l’inevitabile e necessario desiderio di sentirsi adulti.

Molti genitori fanno fatica ad adattarsi a queste spinte evolutive e non di rado affermano di trovarsi davanti ad un “perfetto sconosciuto”, col desiderio di poter tornare a quella rassicurante situazione di controllo degli anni dell’infanzia.

Il conflitto prende forma quando le cosiddette “ribellioni” vengono gestite sul piano della sfida, anzichè della comprensione, alimentando un clima di tensioni e fraintendimenti che minano la pace in famiglia.

Cosa fare?

Non mi stancherò di ripetere che occorre imparare un linguaggio costruttivo, perché le relazioni “nutrienti” hanno come fondamento la conoscenza in primis di sè stessi, del proprio livello di accettazione e dello stato emotivo nel momento in cui si verifica l’evento “critico” , della capacità di ascolto verso chi sta parlando e della modalità espressiva più efficace che contempla non solo il “cosa dico” ma anche il “come lo dico”, nonchè dell’arte di tacere in alcune situazioni.

Non è forse vero che la reazione istintiva di rabbia (che non è altro che l’altra faccia della paura) provoca comportamenti di cui poco dopo ci si pente?

Gli ostacoli alla comunicazione sono molti tra cui “fare la morale” e “dare consigli non richiesti”, modalità usate con una certa frequenza non solo in ambito genitoriale ma anche in contesti di lavoro e di vita quotidiana.

La RICETTA PER GENITORI E FIGLI FELICI contiene un altro indispensabile ingrediente:

la capacità di LASCIAR ANDARE

Il fardello delle aspettative che viene caricato sulle spalle dei figli è troppo pesante per essere sostenuto: è un indebito peso che bambini e adolescenti non possono e non devono portare.

Questo ingrediente può sembrare indigesto in quanto confuso con la mancanza di accudimento e interesse, ma la ricetta d’amore ne è necessariamente composta per diventare nutrimento di autostima e autoefficacia, permettendo ai figli di

volare con le proprie ali.

Molti disturbi comportamentali e complessi nella vita degli adulti sono dovuti all’attaccamento eccessivo dei genitori, all’incapacità di recidere il cordone ombelicale che diventa un guinzaglio, una prigione della personalità.

Quando invece si percorre la “via stretta”, che è il farsi coraggiosamente da parte e lasciare che il figlio o la figlia prendano la loro strada, si viene ricompensati con il rispetto e la fiducia dei medesimi, che troveranno nel genitore un insostituibile punto di riferimento.

L’arte del lasciar andare si impara, un po' alla volta e giorno per giorno.

Ti invito a leggere nel mio sito gli articoli sugli ostacoli alla comunicazione.

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