IL RITORNO DELLA SCUOLA DEL FUTURO

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Ricordo il film “L’Attimo Fuggente” in cui un professore fuori dagli schemi insegnava ai ragazzi a coltivare l’autostima, il rispetto per sé e per gli altri, e la passione per lo studio fluiva naturalmente perché… non è la materia in sé ad essere affascinante o noiosa, ma è la magia dell’insegnamento vero che la rende interessante.

E’ il modello di scuola di cui i ragazzi hanno bisogno, oggi più che mai, è la scuola del futuro che è già qui, e che molti insegnanti stanno introducendo, a volte anche con fatica perché i dogmi (che non sono solo religiosi), creano barriere e divisione.

Voglio illustrare alcuni elementi chiave del “sistema scuola” che non è solo un insieme di allievi e docenti ma un ambiente complesso e articolato in cui protagoniste sono le PERSONE.

La scuola è l’ambiente di primaria importanza in cui fin da bambini si imparano non solo le materie di studio ma si gettano le basi per nuovi stili relazionali e si crescono personalità responsabili.

INSEGNANTI e GRUPPO CLASSE sono fattori necessari di aiuto e sostegno nella delicata fase di crescita in cui i nostri figli intraprendono il loro percorso di vita oltre la famiglia, alla scoperta della propria individualità, del proprio valore, delle proprie potenzialità, immersi nella socialità, e in nuove relazioni interpersonali.

Il GRUPPO CLASSE non si forma immediatamente il primo giorno di scuola ma è un processo co-costruito attraverso lo stare insieme, e lo svolgimento di attività mirate all’acquisizione di capacità di gestione del gruppo stesso e del singolo individuo al suo interno.

L’ambiente scuola deve necessariamente promuovere la valorizzazione dell’alunno, delle sue capacità, della sua originalità, accogliendo le sue fragilità come parte inscindibile dell’essere umano.

Questo processo di accoglienza e identificazione individuale è un meccanismo attraverso il quale il gruppo impara il rispetto reciproco e radica la nascente relazione in un terreno positivo, in cui ognuno possa riconoscersi e riconoscere l’altro.

Indiscutibile in questo processo è il ruolo dell’INSEGNANTE.

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Il vero Insegnante sa vedere il gruppo-classe come un SISTEMA che non è solo un insieme di persone ma una “rete complessa delle loro relazioni affettive, la ricchezza dei loro percorsi, il panorama dei loro molteplici punti di vista, la profondità di un pensiero vagliato da molte menti” (Polito, 2000).

Così il docente attento all’aspetto affettivo ed emotivo dei suoi alunni, che concede spazio di espressione a ciascuno permettendone l’autorealizzazione non sarà un semplice “dispensatore di concetti” ma un vero e proprio punto di riferimento, un mentore in grado di sostenerli durante il delicato processo evolutivo.

Il clima-classe, ossia l’ambiente risultante dalle relazioni instaurate nel gruppo, nasce “dalla qualità della comunicazione tra insegnanti e studenti e dalla consapevolezza della reciproca co-educazione” (Polito, 2000), intendendo che sia insegnanti che allievi sono co-costruttori delle relazioni del sistema stesso.

Questo delicato equilibrio è in continua evoluzione e va costantemente monitorato e accudito perché da esso dipende il “sentirsi parte del gruppo” e non solo “essere in un gruppo” accentuando la motivazione all’apprendimento, alla responsabilizzazione e all’aiuto reciproco.

Se il detto “chi bene incomincia è a metà dell’opera” è tutt’ora valido, che sia dunque un incipit per iniziare un nuovo anno scolastico all’insegna della vera EDUCAZIONE, dell’INSEGNAMENTO e dell’APPRENDIMENTO RESPONSABILI, perché i bambini e i ragazzi di oggi sono gli adulti di domani.

Buon inizio dunque a tutti gli insegnati che vedono nell’educazione la loro missione, oltre che un lavoro, e un augurio di cuore a tutti gli studenti di ordine e grado, dai piccini della materna ai laureandi, perché con l’aiuto della buona scuola possano diventare adulti creativi, positivi, responsabili e amanti della Vita.