12 OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE E ALLA FELICITA’ (Genitori /figli e non solo)

Lo SCHERNO e la PRESA IN GIRO

Cosa significa schernire?

Il vocabolario Treccani ne dà la seguente definizione:

“Deridere, beffare, canzonare qualcuno con parole o atti sprezzanti, in modo da mortificarlo in sé e umiliarlo presso altri”.

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Cosa succede quando un adulto nella veste di educatore ridicolizza un bambino o un adolescente per il suo abbigliamento o comportamento?

Rabbia, umiliazione, tristezza, vergogna, mortificazione, sono alcune delle emozioni che insorgono in chi viene sbeffeggiato.

Ci sono fasi dell’età evolutiva che sono molto delicate ed in cui si ha un bisogno primario di sentirsi accettati, compresi e amati per confermare il proprio valore individuale e sociale.

Uno stile educativo che usa la presa in giro e la derisione come strumento comunicativo rischia di minare nel profondo la considerazione che un soggetto ha di sé stesso suscitando sensazioni di inadeguatezza, vergogna, senso di colpa con conseguente rinuncia ad “osare” per paura del giudizio.

Tua figlia si è fatta una strana pettinatura e a te non piace? Tuo figlio non eccelle in matematica e hai paura che debba recuperare la materia?

Invece di infierire con frasi taglienti come lame prova a metterti nei suoi panni e a domandarti: “come mi piacerebbe che i miei genitori si rivolgessero a me in questa situazione?”

Il cambio di ruolo – role taking – è molto efficace per connettersi coi bisogni dell’altro e instaurare una relazione empatica, in grado di costruire ponti di comunicazione efficace e positiva.

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