LA NUOVA SCUOLA

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Com’è l’attuale ordinamento scolastico?

Facendo una ricerca su Google si trovano diversi siti che illustrano la struttura del sistema scolastico, gli anni dell’obbligo, le materie di studio, gli esami.

I bambini imparano a leggere e scrivere, poi la storia, la geografia, etc, etc e ha buoni voti e passa il turno chi memorizza meglio magari con una bella infarcitura di dettagli.

La scuola prepara i lavoratori di domani, sfornando risorse umane da impiegare qua e là, a seconda delle esigenze del mercato. Cosa va di più oggi? L’informatico? Allora fai quello e se non sei portato o portata fai qualcosa di più facile o di manuale, qualche sbocco lo troverai.

EDUCARE

Dal latino “e” da, di, fuori e “ducere” condurre, trarre: quindi “condurre fuori”.

Condurre fuori o tirare fuori che cosa?

Ogni bambino, ogni essere umano ha una propria e unica caratteristica che lo rende prezioso, lo differenzia da tutti gli altri.

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Il compito della scuola e della famiglia è quello di aiutare i piccoli a scoprire i loro personali talenti, coltivandoli e apprezzandoli.

Il sistema scolastico (e a volte anche quello familiare) fallisce il suo compito uniformando le menti di ragazzi e ragazze alle esigenze del mercato.

“Intelligente” in questo sistema obsoleto è considerato chi riesce a memorizzare la maggior quantità di informazioni e a rigurgitarla in classe come un pappagallo. Lungi da essere considerata Educazione, questa è capacità di fotocopiare mentalmente informazioni e mantenerle in memoria (almeno per un po').

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LA CRISI

Molti lavori che un tempo esistevano stanno scomparendo. L’uomo è stato sostituito dalle macchine e il processo continua inesorabilmente per tutti quei lavori manuali e ripetitivi dove non è necessario essere creativi.

Un bene? Un male?

Non so rispondere ma è certo che la crisi mette in evidenza la profonda differenza tra macchina ed essere umano: la capacità di CREARE.

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Allora è chiaro che il sistema scolastico va riformato, ammodernato, reso efficace con una nuova impostazione di insegnamento che valorizzi le persone, le aiuti ad aprire la mente andando oltre gli schemi fissi e limitanti che oggi come oggi atrofizzano la fantasia e le potenzialità di ogni individuo e inserisca attività nuove (non chiamiamole materie!) che facilitino i rapporti umani, grande ricchezza della nuova coscienza emergente.

Picasso diceva: “tutti i bambini sono dei grandi geni! La sfida purtroppo è rimanere un genio dopo l’educazione”

Allevare ed educare sono due concetti che possono essere interdipendenti ma non sono sinonimi.

Possiamo svegliarci, possiamo scegliere, possiamo cambiare.