LA MENTE IMMANENTE

Stupore, meraviglia, gratitudine!


E’ ciò che suscitano in me studiosi come Bateson (1904-1980), Maturana (1928-2001), Valera (1946-2001) e altri come loro, che aprono la strada a innovative teorie sulla mente!


Quella parte di scienza ottusa che ha insistito e insiste tuttora nel confinare la mente all’interno del cervello ha fallito: neanche la più moderna tecnologia ne ha scovato la sede tra i neuroni encefalici.


Dai tempi di Cartesio, il tentativo di considerare l’essere umano come separato non solo dal resto della creazione, ma diviso nella sua stessa essenza, come una macchina scomponibile in singoli pezzi a sé stanti, ha costituito terreno fertile per l’odierno materialismo imperante, una jungla dove ognuno corre per sé, per accaparrarsi beni e servizi per il proprio personale agio, e quello dei suoi più stretti familiari, nell’imperativo dominante “mors tua vita mea”.


Nella loro Teoria di Santiago, Maturana e Valera, ispirati dalle scoperte di Bateson, liberano la mente dall’angusta prigione personale e le conferiscono una funzione sistemica:


ogni organismo, anche se privo di cervello, è pervaso dalla mente, che lo mette in connessione continua con tutto il creato.

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La mente non può più essere considerata come “materia” ma come elemento relazionale che mette in comunicazione, avvicina, avvolge, penetra, trasforma.


Perché è così sconvolgente questa teoria?


Perché sostiene che l’uomo è inseparabile dalla sorte dei suoi simili e da quella di tutte le altre creature!



“Siamo di fronte all‟intuizione batesoniana dell‟unità del tutto che ha messo in discussione paradigmi e riduzionismi del passato e che rappresenta, ancora oggi, una imprescindibile categoria di analisi della nostra condizione umana. Esortando a pensare in maniera unitaria mente e natura e a stimare la conoscenza non come la rappresentazione dell‟oggetto da parte di un pensiero o di uno spirito indipendente, Bateson ci restituisce una visione creativa e non deterministica del sapere, come pure un‟inedita e innovativa ecologia della vita. Se, come scrivono Humberto Maturana e Francisco Varela, «ogni atto di conoscenza ci porta un mondo fra le mani» (Maturana e Varela 1999, p. 45), quello avviato da Bateson è un processo di rifondazione epistemologica e anche di ricollocazione dell‟uomo in un tutto interconnesso”
Gregory Bateson – Mente e Natura



Gregory Bateson - immagine dal web