I COMPORTAMENTI INACCETTABILI E IL MESSAGGIO "IO"

Cosa succede quando un figlio agisce un comportamento inaccettabile che mette a dura prova la pazienza di un genitore?


Il più delle volte, per abitudine appresa, si traduce il comportamento in questo modo” Tu sei indisponente”, messaggio che a sua volta sarà decodificato dal figlio come “Io non vado bene”.
Ovviamente questo tipo di comunicazione apre delle crepe nella relazione: l’accusa con il “tu” genera senso di inadeguatezza, vergogna, rabbia, e non aiuta a trovare soluzioni positive, mentre il genitore, spesso, si sente inefficace e frustrato.


La magia del messaggio “IO”


Allo stesso comportamento ritenuto inaccettabile, questa volta il genitore usa un messaggio autoreferenziale: “Io mi irrito”. La traduzione da parte del figlio sarà “Mamma si irrita – papà si irrita”, senza per questo sentirsi sbagliato e indegno del loro amore.
Sostenere la crescita responsabile dei nostri ragazzi significa aiutarli a costruire basi solide e positive riguardo la percezione che hanno di sé, che si chiama autostima, e la convinzione di essere competenti nel risolvere positivamente i problemi, la cosiddetta autoefficacia.
Uno degli strumenti più impattanti per sostenerli in questa evoluzione è la comunicazione: bisogna conoscerla e usarla al meglio!