E IO CHE POSSO FARE?


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Eh si, siamo in un momento critico. Tutta la nostra Bella Italia è agli “arresti domiciliari” e tutti siamo messi a dura prova da questo virus con tanto di corona!

Si sentono tante notizie, forse troppe, che alimentano un’emozione antica come l’uomo: la PAURA.

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C’è chi ha paura per sé, c’è chi ha paura per i propri cari più anziani, chi non teme il virus ma ha paura di non poter sfamare la famiglia avendo chiuso l’attività, chi ha paura che ci siano piani contro l’Italia, chi ha paura di altro ancora.

Anche io mi sono trovata a confrontarmi con le mie paure e zone d’ombra.

Mi sono chiesta, in questo contesto, come persona, quale potesse essere il mio ruolo, quale la mia utilità.

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Poi mi sono detta che siccome ognuno di noi fa parte di un disegno molto più grande, allora ognuno di noi deve per forza avere una funzione nel “tutto” di cui fa parte e può fare qualcosa per gli altri, anche quando si sente piccolo piccolo e inerme in una realtà così convulsa.

E allora cosa posso fare io?

Nel mio ruolo, con quello che so, posso dare qualche informazione riguardo proprio alla PAURA, al suo aspetto positivo e a quello negativo, per aiutare le persone a trovare un equilibrio in un momento tanto delicato.

PAURA è un’emozione di base, tutti ce l’abbiamo dalla nascita e ci accompagna per tutta la vita. Quando ci troviamo di fronte ad un pericolo reale ecco che PAURA entra in azione facendoci adottare un comportamento cauto ed equilibrato per evitare il rischio.

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In questo momento particolare con il “nostro” Coronavirus,  la PAURA assume la veste di  PRUDENZA facendoci rimanere in casa, usando accorgimenti per non entrare in contatto diretto con altre persone, per evitare un eventuale contagio, per l’incolumità di tutti... In ogni caso è opportuno mantenere la calma, adottare  atteggiamenti che ci aiutino a rilassarci, leggendo un buon libro, chiamando quell’amico o quell’amica che non sentivamo da un po' e dedicandogli del tempo di qualità (ora che ne abbiamo parecchio a disposizione).

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PRUDENZA è il lato positivo di PAURA.

Ma cosa succede quando permettiamo  a PAURA di impossessarsi di ogni minuto della nostra vita? Cosa succede, in questo particolare momento di crisi, se si rimane incollati alla TV per seguire minuto per minuto la cronaca di contagi, decessi, guarigioni? Cosa succede se si sceglie di vivere nel terrore?

Ecco cosa capita al nostro sistema immunitario (proprio quello che vorremmo preservare dal virus):

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“Quando viviamo momenti d’ansia il nostro corpo rilascia alcuni ormoni, in particolare il cortisolo, che possono indebolire il nostro sistema immunitario. L’ansia fa reagire il cervello, che innesca sintomi fisici, anche se non ci si trova davvero in pericolo.

All’inizio la prima risposta del nostro corpo è caratterizzata da alcuni sintomi lievi, come

un leggero mal di testa,

nausea,

diarrea,

        necessità di fare pipì più spesso del solito,

tensione muscolare nell’area delle spalle e del collo.

Ansia e difese immunitarie: il cortisolo utile all’inizio, diventa un problema dopo qualche giorno

Se questa condizione di ansia persiste però possono arrivare i problemi veri. Lo stato di paura fa rilasciare il cortisolo, che non a caso è chiamato l’ormone dello stress. In realtà il cortisolo è un’arma di difesa che il nostro organismo mette in atto. Il corpo reagisce alle situazioni di stress prolungato con l’infiammazione. Il cortisone indebolisce alcuni anticorpi che provocano questa infiammazione. Quindi nel breve termine il rilascio di cortisolo è utile, ma a lungo andare ci fa entrare in una spirale che ci fa diventare più sensibili alle infezioni, sia esse di natura virale o batterica.”

Fonte ok-Salute.it

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Come ci si può difendere da questa insidia invisibile?

Facendo cose che fanno stare bene!

Fare ginnastica è sempre fondamentale perché stimola la produzione di sostanze oppioidi endogene, le endorfine, che contrastano il cortisolo e danno una sensazione di benessere; dedicarsi ad un hobby, inventare giochi in famiglia, fare meditazione,… ognuno sa cosa gli procura piacere e gioia!

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Ritengo che queste informazioni siano davvero molto importanti perché il pericolo non viene solo dall’agente esterno, in questo caso il virus, ma molto dipende dal terreno che lo accoglie, cioè la nostra mente e i nostri pensieri.

Questo è il mio contributo per sostenere ed essere in qualche modo vicina con quello che ho a disposizione.

Rimaniamo in contatto. Puoi scrivermi o chiamarmi se senti il bisogni di essere ascoltata o ascoltato in questo momento.

Diamoci una mano e ne usciremo più forti.